Sabato 25 ottobre si è tenuto il primo incontro organizzato dagli Amici della Certosa sulle piante che rendono la Certosa simile a un giardino, ed ha avuto come relatore il prof. Giancarlo Marconi dell’Unione Bolognese Naturalisti.
L’incontro era composto da una parte teorica, svolta con l’ausilio di una proiezione di immagini, e una visita tra i chiostri e i campi della Certosa.
Nella prima parte sono state descritte le piante individuate per tracciare il percorso, spiegando origini geografiche, significato dei nomi, miti della poesia classica, fino alle caratteristiche analizzate dalla scienza moderna e l’ impiego erboristico/farmacologico. Non è mancato neppure un cenno alle piccole piante spontanee che crescono negli spazi della Certosa grazie alla sua posizione tra la pianura e il colle della Guardia, e la rendono un’ oasi urbana.
Nella seconda parte si sono esaminate queste piante dal vivo, soffermandoci in particolare ad ammirare gli esemplari di agnocasto e di magnolia, i cipressi e i tassi secolari, il maestoso cedro del Libano e quello Atlantico, e poi l’alloro, il mirto, il melograno, l’edera e il bagolaro, ognuno con le sue caratteristiche in dialogo con l’ambiente cimiteriale. Alcune specie come la vite, l’acanto e la passiflora, sono state invece individuate sotto forma di ornamento dipinto o scolpito su tombe monumentali.
Durante questa passeggiata (chiostro X, chiostro III, recinto dei monaci e delle monache, campo Carducci, campo ospedali) abbiamo potuto ammirare le piante nella loro veste stagionale, notando che se alcune avevano già i colori dell’autunno e perdevano le foglie, altre ostentavano gli ultimi fiori o i loro frutti.
Contiamo quindi di poter ripetere la visita in un diverso periodo dell’anno, per notare le differenze stagionali, e magari individuare le piccole piante spontanee citate dal prof. Marconi, meno vistose dei grandi alberi, ma ugualmente parte delle meraviglie naturali della Certosa.
Le foto dell’incontro sono di Sandro Cristallini