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Il cimitero venne fondato nel 1801 riutilizzando le strutture del convento certosino edificato a partire dal 1334 e soppresso nel 1796. La chiesa di S. Girolamo è testimonianza della ricchezza perduta del convento, e tutt'ora conserva enormi tele cinque-
Tra le architetture novecentesche sono da ricordare l'enorme Chiostro VI o dei Caduti delle Grande Guerra e la Sala Annessa, la Galleria del Chiostro IX e il Monumento ossario dei Caduti Partigiani, capolavoro del razionalismo italiano.
Al loro interno si conserva un vastissimo patrimonio di pitture e sculture realizzate da quasi tutti gli artisti bolognesi attivi nel XIX e XX secolo, testimonianza delle complesse vicende artistiche, storiche e intellettuali di Bologna, cui si sono aggiunte in anni recenti alcuni interventi di artisti contemporanei. Segnaliamo solo alcuni degli artisti più noti: Antonio Basoli, Pietro Fancelli, Giacomo De Maria, Giovanni Putti, Luigi Acquisti, Pelagio Palagi, Cincinnato Baruzzi, Massimiliano Putti, Carlo Monari, Enrico Barberi, Diego Sarti, Tullo Golfarelli, Silverio Montaguti, Pasquale Rizzoli, Giuseppe Romagnoli, Ercole Drei, Farpi Vignoli, Carlo Santachiara. Notevoli le presenze 'forestiere', vero banco di confronto per gli artisti locali: Carlo Chelli, Salvino Salvini, Giovanni Duprè, Stefano Galletti, Pietro Tenerani, Vincenzo Vela, Antonio Ribalta, Giovanni Strazza, Giovan Battista Lombardi.
Cimtero monumentale della Certosa, Bologna, via della Certosa 18
sito ufficiale:
www.certosadibologna.it
Certosa, Bologna monumental cemetery